AC in breve

Azione Cattolica è un’associazione

La realtà presente a Bosco è formata da EDUCATORI (ragazzi dalla 5a superiore in su) che ACCOMPAGNANO i loro “fratelli e sorelle” più piccoli nel percorso di Fede e di vita attraverso la CATECHESI ESPERIENZIALE.

E che cos’è? Si dice spesso che LA VITA SIA FRUTTO DI ESPERIENZE ed è ciò che anche

noi facciamo con i vostri ragazzi. Le ESPERIENZE che possono essere banalmente un

gioco, un’attività, un racconto (di educatori o di 3e persone) diventano il mezzo con cui

noi facciamo vivere loro la FEDE (ovviamente tarata in base all’età)…

Come dicevo all’inizio, L’AC è un’associazione e come tutte le realtà associative ha una quota d’iscrizione che oltre a fornire un’ulteriore tutela legale ai ragazzi durante le attività permette ad essa di poter dare supporto e formazione agli educatori. Ad ora però NON CHIEDEREMO NIENTE anzi vi invitiamo a “testarci”, poi, se la FAMIGLIA AC si rivelerà valida basterà chiedere info a Don Davide, ad Elisa Lanotte (la presidente) o agli educatori! Ci si vede in patronato…

Elisa Lanotte

CHI MEGLIO DI NOI PER RACCONTARE L’AC?

Se devo pensare ad un modo per presentarvi l’Azione Cattolica non posso che farlo ponendoci davanti due filtri: il primo lo chiamerò “filtro poesia, o filtro fiaba” (ci sarà un motivo se a casa mi chiamano Peter Pan!) che non è altro che il racconto di questo gruppo vissuto dalla me bambina. 

Ricordo urla di gioia, risate infinite e i nostri educatori che non facevano altro che dirci “basta! State un po’ fermi! State un po’ calmi” e noi che nonostante tutti i rimproveri correvamo ovunque, ma d’altro canto, non è il compito dei bambini quello di fare rumore? (Se lo chiedete a chi segue i vostri ragazzi oggi credo che vi sentirete dire più o meno la stessa cosa) ma poi, c’era un momento in cui tutto (o quasi) si calmava, ci si sedeva in cerchio e si rimaneva incantati e incuriositi. Vi ricordate “papà castoro”? Ecco, l’atmosfera era un po’ quella…lui aveva Caline, Grignotte e Benjamin che gli si sedevano intorno e che ascoltavano i suoi racconti, gli educatori del tempo avevano uno stuolo di bambini al seguito!

Poi si cresce e il gruppo evolve con te, gli educatori crescono con te e ti conoscono nel profondo, in ogni tua sfumatura. Ti vengono a cercare quando tu, una giovanissima delle superiori, pensi di non avere più bisogno di nessuno e ti vogliono bene come se fossi il loro fratello o sorella minore! L’ac è stato questo per la me bambina e mi ha aiutato a trovare uno spazio ed una voce per poter essere me stessa!

Il secondo filtro con cui invece posso raccontare l’ac è il “filtro realtà o maturità” che parte da una domanda, ossia per quale motivo, dopo tutti questi anni, pensare di lasciare questa famiglia sgangherata mi faccia così strano… 

L’ac è un’associazione, formata da tante persone, tante anime che si incontrano con un solo obiettivo, far vivere e conoscere Cristo ed i valori cristiani ai più piccoli attraverso esperienze (o con parole più difficili) attraverso la catechesi esperienziale: giochi, attività, testimonianze, uscite, campo scuola, weekend, convivenze, formazioni per gli educatori e tante altre esperienze che vanno ad alimentare un ciclo di infinita ricchezza e bellezza! 

Tutto questo viene donato ai ragazzi ma come spesso si dice, nonostante alle volte costi fatica, per quanto mi riguarda credo che l’ac abbia donato a me molto più di quanto io stessa abbia donato a lei (non se guardiamo il quantitativo di tempo investito!

) ma se invece, sul piatto della bilancia metto le esperienze di fede e di vita vissuta allora comprendo perché nonostante tutto, io in Ac voglia starci ancora un po’! 

Ci sarebbero altre parole da spendere per descrivere la bellezza dell’Associazione ma al momento penso che mi fermerò qui. Non so se sono riuscita a presentarvela nel migliore dei modi, forse avrei potuto scrivere qualcosa di diverso, sarei potuta essere più tecnica, ma in fondo sappiamo tutti che si tratta di un’esperienza e le esperienze vanno prima provate e poi raccontate, quindi non posso far altro che aspettarvi (e anche gli educatori) alle porte del patronato per entrare con noi nel colorato mondo dell’AC!                                     

Elisa

Tommaso

“Per descrivere l’Azione cattolica non servono tante parole: è un porto sicuro! Possiamo essere noi stessi condividendo la nostra parte migliore con altri ragazzi e ragazze che faranno altrettanto. E’ un luogo dove si può trovare sostegno, aiuto costante e spassionato. Poi non credete anche voi che poter crescere con persone che condividono gli stessi valori sia un altro punto a favore dell’AC?.”                              

LUCREZIA

“Per me l’Ac è intraprendere un cammino di crescita personale, fatto di legami ed esperienze profonde.”

andrea

“[…] È bello pensare che dei bambini, ragazzi, futuri uomini e donne possano crescere e portare con loro un pezzettino di me fatto di esperienze positive ma anche di negative e che anche io lo possa fare… l’Ac è reciprocità” 

m.

Essere educatore d’azione cattolica significa entrare in relazione con la parrocchia e con tutte le persone che la vivono. È saper ascoltare, è aver pazienza. Essere educatore non è avere la presunzione di poter insegnare qualcosa di grande ma vivere un momento dove ognuno lascia qualcosa a ciascuno grazie a tutte le esperienze, le riflessioni e le semplici chiacchierate scambiate durante l’anno. Essere educatore non è solo voler lasciare qualcosa ai ragazzi ma interessarsi a loro e alle loro sfide. Essere educatore è un’esperienza che forma anche te nella vita di tutti i giorni. Essere educatore è amare e voler di più dalla propria vita. E magari anche da quella degli altri.

GIACOMO

“L’ac per me, oltre a quello che è già stato detto rappresenta anche una responsabilità nel confronto dei ragazzi: siamo per loro un esempio come al tempo lo sono stati per noi i nostri educatori! E’ anche un luogo dove esperienze diverse, idee diverse e punti di vista diversi si incontrano e dialogano insieme per crescere

PRE ADESIONE 

ai percorsi in parrocchia di AC ’22-’23