Carissima comunità di Bosco, eccoci ad un nuovo aggiornamento su come procede la vita della nostra comunità…
L’anno pastorale ha ormai preso il via e con esso le varie attività parrocchiali che, nel loro insieme, testimoniano la volontà di creare occasioni di incontro e di approfondimento di fede per tutte le fasce d’età, con le relative diverse esigenze.
Ecco allora che accanto ai percorsi più consolidati – come l’Iniziazione Cristiana, l’ACR, gli Scout per i ragazzi, il cammino del PdF per gli adulti, le Due Orette in Compagnia per i nostri “meno-giovani” – si stanno pensando ed attivando nuove proposte dedicate alle famiglie ed approfondimenti per adulti.
Ci piace qui sottolineare la costante attenzione alle esigenze delle famiglie che, anche nelle esperienze più collaudate, ha portato a sperimentare nuove soluzioni, consentendo oltretutto di ottimizzare le forze a disposizione.
Un’altra cosa bella e preziosa da evidenziare è la presenza di un nutrito numero di giovani educatori, in parte alla prima esperienza, che con tutto il loro carico di entusiasmo si sono messi a disposizione dei loro fratelli più piccoli nei gruppi di Azione Cattolica.
E nuove forze si sono rese disponibili anche per i nostri anziani, per il loro consueto appuntamento settimanale.
Avrete visto che già nelle scorse settimane il nostro patronato è tornato ad aprirsi oltre che per ospitare gli incontri dei gruppi parrocchiali, anche per essere più semplicemente… vissuto nelle serate e pomeriggi del “Patronato Aperto”.
L’opportunità di queste diverse esperienze ci invita a lasciarci coinvolgere e a mettersi a disposizione, per rendere la nostra comunità sempre più viva ed accogliente.
E proprio a proposito di accoglienza… continua l’esperienza di ospitalità alle famiglie ucraine, presenti nell’appartamento sopra alla scuola dell’infanzia. L’emergenza purtroppo – come ben sappiamo – non può dirsi conclusa, sebbene si siano in questi mesi modificate le esigenze: da un lato il flusso di profughi si è attenuato, poiché non ci sono più arrivi direttamente dall’Ucraina, ma dall’altro c’è ancora bisogno di spazi per accogliere. Perciò la nostra comunità si è resa disponibile a proseguire l’accoglienza dei due nuclei famigliari (due mamme con figli) attualmente ospitati.
